"Per comprendere chi sia un vero saggio, occorre sbarazzarsi
dell'immagine dell’eremita che si ritira dal mondo e che, di
tanto in tanto, esce dalla sua solitudine per proferire davanti
agli altri qualche parola edificante. Come si possono aiutare gli
esseri umani se non si li si comprende? E come comprenderli, se
non si vive in mezzo a loro per conoscerne le difficoltà e le
sofferenze? Il fatto che ogni tanto si abbia bisogno di
allontanarsi un po' per ritrovare se stessi e ricaricarsi è
normale ed è necessario per poter essere nuovamente disponibili.
Ma anche allora, occorre rimanere coscienti che, pur essendo
soli, gli altri esistono, e quando li si incontrerà si dovrà
essere attenti, vigili e perspicaci.
Contrariamente a ciò che molti immaginano, il saggio non guarda
gli altri da lontano. Al contrario, egli sa immedesimarsi nella
situazione di tutti: ecco perché vi è profondità nelle sue
osservazioni, misura nei suoi giudizi ed equilibrio nelle sue
azioni. Direte: «Ma così, fino a che punto ci si può
spingere?» Fino all’infinito."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
dell'immagine dell’eremita che si ritira dal mondo e che, di
tanto in tanto, esce dalla sua solitudine per proferire davanti
agli altri qualche parola edificante. Come si possono aiutare gli
esseri umani se non si li si comprende? E come comprenderli, se
non si vive in mezzo a loro per conoscerne le difficoltà e le
sofferenze? Il fatto che ogni tanto si abbia bisogno di
allontanarsi un po' per ritrovare se stessi e ricaricarsi è
normale ed è necessario per poter essere nuovamente disponibili.
Ma anche allora, occorre rimanere coscienti che, pur essendo
soli, gli altri esistono, e quando li si incontrerà si dovrà
essere attenti, vigili e perspicaci.
Contrariamente a ciò che molti immaginano, il saggio non guarda
gli altri da lontano. Al contrario, egli sa immedesimarsi nella
situazione di tutti: ecco perché vi è profondità nelle sue
osservazioni, misura nei suoi giudizi ed equilibrio nelle sue
azioni. Direte: «Ma così, fino a che punto ci si può
spingere?» Fino all’infinito."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
permetti? aggiungerei che il saggio cerca di imparare dagli altri oltre che pronunciare qualche saggia parola, quello che dici è giustissimo, se sei d'accordo o no me lo fai sapere? Gio
RispondiEliminaLe parole di questo scritto di Aivanhov mi sono molto piaciute e le ho aggiunte proprio per completare il mio scritto di prima. Sono d'accordo Gio, il saggio ha l'umiltà di un bambino e impara sempre da chi e da cosa incontra sul sentiero. Un abbraccio e grazie.
RispondiEliminaaggiungerei anche che il saggio non guarda gli altri dall'alto.....
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