Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

giovedì 26 gennaio 2012

Il saggio




"Per comprendere chi sia un vero saggio, occorre sbarazzarsi
dell'immagine dell’eremita che si ritira dal mondo e che, di
tanto in tanto, esce dalla sua solitudine per proferire davanti
agli altri qualche parola edificante. Come si possono aiutare gli
esseri umani se non si li si comprende? E come comprenderli, se
non si vive in mezzo a loro per conoscerne le difficoltà e le
sofferenze? Il fatto che ogni tanto si abbia bisogno di
allontanarsi un po' per ritrovare se stessi e ricaricarsi è
normale ed è necessario per poter essere nuovamente disponibili.
Ma anche allora, occorre rimanere coscienti che, pur essendo
soli, gli altri esistono, e quando li si incontrerà si dovrà
essere attenti, vigili e perspicaci.
Contrariamente a ciò che molti immaginano, il saggio non guarda
gli altri da lontano. Al contrario, egli sa immedesimarsi nella
situazione di tutti: ecco perché vi è profondità nelle sue
osservazioni, misura nei suoi giudizi ed equilibrio nelle sue
azioni. Direte: «Ma così, fino a che punto ci si può
spingere?» Fino all’infinito."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

3 commenti:

  1. permetti? aggiungerei che il saggio cerca di imparare dagli altri oltre che pronunciare qualche saggia parola, quello che dici è giustissimo, se sei d'accordo o no me lo fai sapere? Gio

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  2. Le parole di questo scritto di Aivanhov mi sono molto piaciute e le ho aggiunte proprio per completare il mio scritto di prima. Sono d'accordo Gio, il saggio ha l'umiltà di un bambino e impara sempre da chi e da cosa incontra sul sentiero. Un abbraccio e grazie.

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  3. aggiungerei anche che il saggio non guarda gli altri dall'alto.....

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