Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

giovedì 30 giugno 2011

I Fari di Luce

 La premessa che vi abbiamo dato durante tutti questi anni – la metafora – è che un Operatore di Luce è una persona che invia luce.
Questa metafora ricorrente si è ampliata nell'immagine 3D di un faro fisico posto sulla spiaggia ed afferma che " i fari non vengono costruiti mai in luoghi tranquilli"

Essi inviano luce alle anime che hanno bisogno di vedere ed aiutano a dirigere le navi nella sicurezza del porto. Ne servono poche per influire su molti e sono costruiti su roccia solida.
Quindi, in questi difficili tempi di cambiamento, molti di voi sono veramente dei fari spirituali per il pianeta.

Siate presenti nella società di tutta la Terra. Avete fratelli e sorelle, Operatori di Luce, in paesi che non visiterete mai, dove la lingua e gli usi vi sarebbero estranei. Eppure la vostra luce è la stessa loro : Una presenza limpida e divina che influenza l'oscurità che circonda l'umanità, cha dà la possibilità di scelta a tutte le culture. Non inviare le tue idee o i tuoi pensieri...solo Luce.

La metafora è che stai illuminando luoghi bui in modo che gli altri lì possano avere la libera scelta, e vedere o scoprire idee nascoste che possano contenere soluzioni per alcuni dei più grandi problemi della Terra. Non è una luce evangelizzatrice, è una amorevole luce di saggezza.
Questo onora la libera scelta di tutta l'umanità, però crea maggiore equilibrio dove ogni cosa a disposizione può essere vista e valutata. In politica crea soluzioni che non erano visibili prima In luoghi dove le malattie imperversano, crea pace e speranza. Nelle scienze crea idee ed invenzioni che in passato erano "celate". Dove c'è conflitto può esserci pace e dove c'è odio può esserci comprensione.

Puoi non vedere i risultati di quello che la tua luce fa per molto tempo.. Non c'è una risposta immediata, come siete soliti vedere nella realtà ordinaria. Poichè i risultati sono ciò che desidera ogni essere umano che agisce, sarà frustrante non vederli nell'immediato. Ti domanderai persino se almeno sta funzionando qualcosa.

Non c'è cosa più grande che tu possa fare per il Pianeta del mantenere l'energia della speranza per il futuro e proiettare una luce in luoghi che si trovano nell'oscurità.

estratto da un messaggio di KRYON

mercoledì 29 giugno 2011




Il mio amore per l'Oceano è grande quanto quello per il cielo stellato.
Quando mi siedo su uno scoglio e guardo quell'infinito blu
il mio cuore canta un'antica dolce canzone

che arriva a toccare le Stelle.

I bambini dagli occhi di sole


Ho visto i luminosi pionieri dell'Onnipotente

al confine dove il cielo si volge verso la vita,

scendere le scale d'ambra della nascita;

i precursori di una Divina moltitudine.

Essi venivano sul Sentiero della
Stella del Mattino

nella piccola stanza della vita mortale.

Li ho visti attraversare la penombra di una età

i bambini dagli occhi solari

portatori di una meravigliosa Aurora,

i grandi creatori dal calmo aspetto.

Li ho visti gli abbattitori delle barriere del mondo

i lottatori contro il destino nato dalla paura.

Li ho visti i lavoratori della Casa degli Dei,

i messaggeri di ciò che non può essere comunicato,

gli architetti dell'immortalità.

Li ho visti cadere nella sfera umana,

con i volti ancora luminosi della gloria immortale,

con voci che ancora parlavano con i pensieri di Dio,

con corpi resi splendenti dalla Luce dello spirito.

Portavano la Magica Parola, il Mistico Fuoco,

la dionisica Coppa della Gioia.

Li ho visti, i bambini che rendono l'uomo migliore,

coloro che cantano uno sconosciuto inno dell'Anima.

Ho sentito l'eco dei loro passi nei corridoi del tempo.

Ho visto gli alti sacerdoti della Saggezza,

della dolcezza, della Potenza e della Felicità Celeste,

i rivelatori delle vie solari della Bellezza,

i nuotatori delle acque tempestose dell'Amore,

i danzatori che aprono le porte d'oro del Nuovo Tempo.

Sono qui.

Camminano fra noi per mutare la sofferenza in gioia,

per giustificare la Luce sul volto della Natura.


sri aurobindo

venerdì 24 giugno 2011

E' particolare come le persone arrivino nella nostra vita e come, di conseguenza, noi tocchiamo le loro.

Ci sono le presenze costanti, sulle quali puoi contare sempre. Qualcuna silenziosa, che
però si fa sentire immediatamente se percepisce che hai bisogno di qualcosa, altre sempre presenti con pensieri, energia, parole. Ci sono amicizie profonde con radici antiche, che scaldano il cuore, persone con le quali hai un collegamento così forte che basta il pensiero per sentirsi e sono più che amici, sono sorelle, fratelli, parti profonde di te e tu sei parte di loro pur essendo esseri unici.
C'è chi abita lontano, che senti ogni tanto, ma che è come se fosse sempre vicino.

Alcuni di loro li ho incontrati qui in città, e lo capisci subito, non so perchè, che quella persona avrà un posto speciale nel tuo cammino... quando gli occhi si incontrano per la prima volta, ecco che ci si riconosce, si ritrova quella nota profonda che suona nel cuore di entrambi, quell'antico sentire di cammini cosmici condivisi.
Altri hanno lasciato solo una scia di dolore dalla quale non vogliono uscire, altri hanno fatto grandi passi e hanno iniziato a splendere.
Ogni tanto qualcuno arriva, dà un morso alla mela e se ne va, senza lasciare nessuna traccia di sè, passando di sfuggita.

Ripenso ai volti delle persone che ho incontrato nei miei tanti cambi di casa, qualcuno è rimasto nel cuore e in contatto, altri si sono persi nel passato che non c'è più.

E poi ci sono gli sguardi che incroci nel cammino, quelli che ti parlano per una frazione di secondi, quelli meravigliosi che ti lasciano intravvedere un universo di luce.
Altri sguardi che parlano di paura della vita e si spaventano anche di un sorriso, o sguardi stanchi, di chi non ce la fa più.
Ci sono gli occhi di bambini che si spalancano davanti a un cristallo e guardano i tuoi con meraviglia e, dentro lì, vedi infiniti mondi luminosi.
Questi sguardi fugaci sono momenti preziosi, in cui per un attimo, i mondi si toccano, le stelle si sfiorano, le dimensioni dell'essere si fondono.

Ho appena sentito al telefono un amico meraviglioso, che vedo e incontro pochissime volte, ma che per me è come un fratello di stella. Ha gli occhi azzurri chiari come il cielo di primavera e un cuore immenso e leggero come una farfalla. E il suo sorriso mi lascia sempre dentro una grande gioia.

Mi ha fatto ripensare a quanto è bello avere un cuore per percepire, occhi per guardare e braccia per abbracciare la vita... grazie Gil...

martedì 21 giugno 2011

LA PREGHIERA DELLE SETTE DIREZIONI GALATTICHE


Dal Est, Casa della Luce
che possa la saggezza albeggiare in noi in modo
da poter vedere tutte le cose con chiarezza

dal Nord, Casa della Notte
che la saggezza possa maturare in noi in modo
da poter conoscere tutto dall’interno

dall’Ovest, Casa della Trasformazione
che possa la saggezza essere trasformata
nell’azione giusta in modo da poter fare quello che deve essere fatto

dal Sud, Casa del Sole Eterno
che l’azione giusta maturi il raccolto così da
poter godere i frutti dell’Essere Planetario

dall’Alto, Casa dei Cieli,
dove la gente della stella e i nostri antenati si riuniscono,
che le loro benedizioni scendano in noi ora

dal Sotto, Casa della Terra
che il battito del suo nucleo di cristallo ci
benedica con le sue armonie per dar fine a tutte le guerre

e ... dalla Fonte del Centro Galattico,
che che sta in tutte le parti allo stesso tempo,
che tutto sia conosciuto come Luce
dell’Amore Reciproco

“ah yum hunab ku evam maya e ma ho” (per 3 volte)
(“oh madre, natura, mente, non é meraviglioso?!")

BUON SOLSTIZIO A TUTTI


domenica 19 giugno 2011

21 giugno


Un solstizio di grande accordo ci aspetta. Accordo interiore, tra la mente e il cuore, accordo armonico con i fratelli delle stelle, accordo d'amore con i fratelli umani.
Insieme entriamo in questo portale che apre il nuovo e ci permette, finalmente di lasciare il vecchio. Lasciarlo con gratitudine per tutto ciò che ci ha portato.
Entriamo nel nuovo con passo leggero, chiudiamo i cerchi e camminiamo con gioia verso un nuovo inizio, in questa notte di midsummer.
Siamo un po' stanchi, il passo è un po' più lento, non sono stati mesi, anni facili, ma qualcosa ci ha sempre sostenuti, una Luce ci ha sempre guidati.
In questo solstizio si aprirà qualcosa di grande , pochi attimi e scenderà la Grazia nel cuore e nell'anima. Pochi attimi e un sorriso si irradierà dall'anima connessa all'Universo.
Buon solstizio amici sulla Terra e amici nel Cosmo.
Singing Luz
Dancing Water
Grounding Earth
Warming Flame
Morning Star.

lunedì 13 giugno 2011

Il tocco


Non sono ormai più le parole importanti.
Il vero messaggio è la vibrazione del tocco.


Il tocco entra nel campo frequenziale umano per riadattare e unificare centri energetici.
Il tocco, lo sguardo, il suono come fasci di luce raggiungono e trasmutano.

Ora il passaggio può essere immediato se solo ve lo concedete.

Ma chiedetevi: Cosa vuol dire per me il passaggio, come lo porto nel mondo?
Se non sapete cosa volete, come potete crearlo?

C'è un'onda che parte da un punto preciso del vostro essere, c'è un suono
interno che pulsa come un motore. Quando si forma quel suono, viene
udito da noi, ma finchè non lo udrete voi stessi, non potremo aiutarvi a
ricongiungevi ai vostri multi-aspetti.

Fate spazio a quel suono. Si trasmetterà attraverso il tocco e vi riconoscerete sempre di più.
Michael

sabato 11 giugno 2011

I veli


E' come se fossero rimasti pochi veli che ci separano dalla verità, dalle dimensioni, dal "vedere", dal sentire tutto completamente.
Alcuni sono sottilissimi, già un po' squarciati, altri sono ancora spessi, ma ondeggiano e a volte si alzano lasciando vedere tutto per un fuggevole attimo.

Lo stesso per noi stessi, per vedere davvero quel mondo meraviglioso che abbiamo dentro.
Ma sembra che ormai niente più sia celato completamente. Le persone si mostrano per quello che sono, perdendo i bei vestiti a festa, a nascondere meschinità, o rivelando insospettate bellezze e gesti d'amore così lievi da commuovere. E tutto va bene così, non c'è più critica o giudizio, solo presa di consapevolezza.

Quei veli ci sono serviti a non perderci nel troppo che c'era intorno e dentro. Ora stanno cadendo, stiamo lasciandoli cadere, stiamo finalmente entrando nel cuore sacro a ritrovare la nostra vera luce.
Sono tempi meravigliosi e terribili questi. Tempi nei quali, a volte, non ti riconosci più e altre volte sai perfettamente chi sei e da dove vieni e perchè sei qui.

E c'è quella fiamma dentro che non si spegne mai, che ti porta a essere te stesso, a camminare con la spada di luce che illumina il cammino, a portare dentro il cuore quel calice pieno di amore e saggezza.
E quella luce azzurra-blu ti accompagna sempre....

venerdì 3 giugno 2011

Un viaggio tra cielo e terra



C'è un viaggio nel cuore di ognuno di noi, un viaggio verso la libertà, un viaggio tra cielo e terra.
A volte è fatto di piccoli passi, a volte ci sono balzi da gigante che ti fanno volare da una montagna a un'altra.

Ci sono lunghi, lunghissimi momenti, in cui tutto si ferma e ti accorgi di avere i piedi in qualcosa che ti aggroviglia. Ma non ti accorgi subito, perchè sei impegnato a cercare qualcosa tra le stelle. Quando ti ricordi di guardare verso Madre Terra ecco che lo vedi quel groviglio, che da dentro le viscere è spuntato fuori e ha bloccato i tuoi passi. Forse era giusto così, per dare il tempo al tuo essere di metabolizzare i passi fatto. Forse ti eri solo dimenticato dei fardelli inutili che ti porti dietro senza accorgerti.

Poi, arriva il momento in cui ti sciogli da quel groviglio, tagli i rami morti, lasci andare alla terra ciò che pesa, rinasci e puoi, finalmente, rialzare la testa a guardare il cielo. E il viaggio, il meraviglioso viaggio, ricomincia.
A volte accade che ti porta in luoghi lontani, nuovi o già visitati, a incontrare il sogno, il volo di un'aquila, rocce rese lucide dal passaggio di molti pellegrini, acqua fresca di un torrente che sembra fatto di luce.

E così siamo partiti, il viaggio tanto desiderato ci è stato regalato. Desideravo andare sull'oceano, un luogo amato da sempre, che ristora e riposa il Guerriero di Michele.
Mi sono ritrovata a prenotare un volo per i Pirenei. Quasi attoniti, ci siamo guardati, Prema e io.
Ma abbiamo imparato a seguire l'intuizione improvvisa, quel lampo che squarcia la notte e ti dice... vai là, c'è qualcosa...

Quando siamo partiti piovigginava, dopo giorni di piogge torrenziali. Solo bagaglio a mano, per spendere poco, per comodità, tutto stipato dentro, incastrato, scarponcini per salire la montagna, impermeabile, perfino... guanti di pile... eh eh eh non si sa mai!
Appena usciti di casa, ecco, un falco si alza vicino a casa, come a dare la benedizione di Wakan Tanka al nostro viaggio.
Falco, messaggero dello spirito, grazie del tuo volo, ci hai fatto battere più forte il cuore.
Poi il cielo si è aperto e il viaggio in aereo ci ha regalato lo spettacolo incredibile delle nostre Alpi innevate. Quanti Apu, quanti Spiriti della montagna abbiamo onorato passando sopra quella distesa così bianca, così pulita!




L'aria frizzante di Tolosa e il cielo terso, azzurro, ci hanno accolti. Una piccola auto, battezzata Mimì, è stata la nostra compagna di viaggio.
Ci siamo messi in viaggio verso i Pirenei, attraversando una bellissima campagna, passando tra filari di grandi platani ancora con i rami spogli, questi grandi esseri del Popolo in Piedi, lunghe braccia tese che fanno solletico al cielo...
Una deliziosa Chambre d'hotes, con una camera ampia e luminosissima ci ha fatto stare subito bene. Davanti al balcone c'è la grande Pierre Lys, con le rocce bianche, imponente e protettiva.

La meta più importante del nostro viaggio era il Castello di Montsegur, ultima roccaforte dei Catari.
La salita al castello è molto ripida e diventa improponibile nei giorni di pioggia, quindi, vista la giornata splendida, abbiamo deciso di dirigerci subito là, come prima tappa, anche se avevo il desiderio di lasciarla per l'ultimo giorno. Ma il tempo di fine marzo riserva spesso piogge improvvise e quindi, col cuore che batteva forte per l'emozione di ritrovare un luogo molto amato, siamo partiti.
Sapevamo che lì ci aspettava qualcosa, anche se non era chiaro cosa fosse

.



Ma, succede sempre, mi viene nostalgia di Michele, e lo cerco ovunque. Passiamo per un piccolo paese e vedo "Rue Saint Michel". Eccolo, mi dico, e poi una piccola chiesa. Ovviamente dico a Prema di fermare l'auto. Ci infiliamo nel portoncino semiaperto e Lo cerchiamo. Non c'è, impossibile, la via è dedicata a Lui. Poi alziamo gli occhi ed eccolo, in alto, piccola statua che domina la chiesetta. C'è un particolare che ci colpisce, manca il braccio che impugna la spada, c'è solo quello che regge la bilancia. Come se dicesse... non c'è più bisogno di combattere, ora serve riequilibrare....
Grazie Michael, per questa tua benedizione inaspettata, per il tuo amore e la tua protezione in questo viaggio verso la nostra parte più profonda.




Come ogni volta che mi ritrovo al parcheggio, guardo in alto e mi viene il solito "usignur" (in stile Drago blu) quanto è alto!!!
Il mio cuore ogni tanto perde dei colpi e, dato che sono una donna che occupa uno spazio importante, ovvero un quasi quintalino portato con stile, mi chiedo sempre se riuscirò ad arrivare in cima.



si parte da qui...


La prima tappa è la stele con la croce , posta lì, a commemorare gli ultimi Catari. Abbiamo lasciato lì un piccolo angelo di quelli che dipingo io, a nome di Città di luce, per onorare, per amore.








Non siamo tornati a Montsegur per chiudere qualcosa lasciato in sospeso, o per guarire una vita passata, l'abbiamo già fatto nei viaggi precedenti. Questo è stato un viaggio speciale, che serviva a collegare, a creare ponti di luce, lì c'è un grande portale energetico, c'è un collegamento col cosmo e col cuore della Terra. Ci sono Esseri di Luce che tengono aperti passaggi e portali, ci sono antichi fratelli....

Ce l'ho fatta ad arrivare in cima anche questa volta e, per me, credetemi, è come conquistare l'Everest. Sono arrivata su allo stremo delle forze, quasi come quella notte quando siamo saliti alle due, per celebrare il wesak. Quasi, eh eh eh, quella notte ho pianto perchè pensavo di non riuscire a farcela!



fiori, naturalmente...blu, lungo il sentiero




l'ingresso posteriore, una porta verso il cielo








nella feritoia lunga abbiamo lasciato il quarzo rosa





Non trovo le parole per raccontare cosa è accaduto davvero, ma è stato come tornare in una casa che mi aveva accolta amorevolmente. Abbiamo creato la colonna di energia e luce come insegna la Tradizione Andina, collegando cielo e terra e abbiamo mandato un seke, una corda di luce, in molti luoghi, compresa la stanza di Michele, e Città di Luce. Eravamo soli, è passata una scolaresca, ma sono usciti subito dal castello. Abbiamo portato da casa dei cristalli, che tutti i ragazzi della Compagnia dell'Arcangelo avevano tenuto sul cuore, nella stanza di Michele, mettendoci amore, armonia e luce. Nel castello abbiamo lasciato un Quarzo ialino, un quarzo rosa e un'ametista, con l'intento di portare lì quell'armonia, quell'amore, così da collegare punti di luce per continuare e tessere un vestito di luce per Gaia, collegato al Perù, a vari punti d'Italia e alle stelle.
E il cielo è sempre più blu....



Abbiamo vissuto emozioni e sensazioni che non riesco a descrivere. Vi lascio le foto del panorama meraviglioso, di quei muri antichi e conosciuti attraverso gli occhi, di quel tocco ruvido e tiepido di sole che ancora sento sul palmo della mano. E i falchi hanno cantato per noi...









Quando è arrivato il momento di ridiscendere, sono uscita dal portale, ma non potevo continuare. Qualcosa mi ha riportata dentro, mi sono inchinata e ho lasciato lì una lacrima, non di dolore, ma di gratitudine.
Poi sono uscita e ho guardato il cielo terso, la bellezza intorno e, usignur (a rieccoci) la discesa sotto di noi...



laggiù il parcheggio... aiutoooo


Piano piano, grazie al mio angelo umano Prema, che, molto pazientemente, mi aiutava a scendere senza fracassarmi, siamo arrivati di nuovo alla stele e ci siamo inginocchiati entrambi.
Mimì ci aspettava paziente...

Il valore del coraggio


Il guerriero della luce conosce il valore della perseveranza e del coraggio.
Molte volte, durante il combattimento, egli riceve dei colpi che non si aspettava.
E capisce che, nel corso della guerra, il nemico vincerà qualche battaglia.
Quando ciò accadde, piange le proprie pene e riposa per recuperare le forze.
Ma ritorna immediatamente a lottare per i suoi sogni.

Perchè quando più tempo se ne manterrà lontano, tanto maggiori saranno le probabilità di sentirsi debole, spaventato, timoroso.
Quando un cavaliere cade da cavallo e non risale in groppa nel volger di un minuto, non avrà mai più il coraggio di montare.

Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto "si" quando avrebbe dovuto dire "no"
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce, perchè ha passato queste esperienze
e non ha perduto la speranza di essere migliore.

Il guerriero della Luce qualche volta, ha ancora paura....
ma il giglio e la spada lo accompagnano