Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

martedì 30 agosto 2011

La voce immobile che vive nel cuore


"Gli echi degli Antenati
cavalcano i Venti del Cambiamento,
Le voci delle Creature
chiamano il mio nome.

Spiriti che cantate sulla brezza,
onde che vi infrangete a riva,
Cuore pulsante di Madre Terra,
ditemi a cosa devo prestare ascolto.

Nella calma che precede l'alba e il tramonto
i messaggi nascosti vengono liberati.

Come i canti del mio Popolo,
i loro ritmi mi parlano.

Le mie orecchie sentono questa musica
e il mio cuore comprende.
Madre del Clan di Tiyoweh,
mi arrendo al tuo volere.

Ascolto i tuoi sussurri
sul percorso da te tracciato,
cercando la voce immobile
che vive nel mio Cuore."

(da "Sette Frecce" di Hyemeyohsts Storm) ♥♥♥

lunedì 29 agosto 2011

Noi che...


Noi che portiamo il canto delle Stelle alla Terra

sabato 27 agosto 2011

Prometti a te stesso

 Prometti a te stesso
di essere cosi' forte che nulla potra' disturbare
la serenita' della tua mente.
Prometti a te stesso
di parlare di bonta', bellezza, amore
ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici
che c'e' qualcosa di grande in loro;
di guardare il lato bello di ogni cosa e
di lottare perche' il tuo ottimismo diventi realta':
Prometti a te stesso
di pensare solo al meglio,
di lavorare solo per il meglio,
di aspettarti solo il meglio,
di essere entusiasta del successo degli altri
come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso
di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro;
di essere sereno in ogni circostanza,
di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare cosi' tanto tempo a migliorare il tuo carattere,
da non avere tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso
di essere troppo nobile per l'ira,
troppo forte per la paura,
troppo felice per lasciarti vincere dal dolore

(Christian L.Larson)


Grazie Aquilabaleno per questo regalo

venerdì 26 agosto 2011

La voce di Michele



 Cari cuori, ricordate, se siete focalizzati solo 
sulla vostra personale ascensione,
state male interpretando i nostri messaggi.
Mentre camminate la strada maestra che conduce all'illuminazione,
è necessario toccare con mano il cuore degli altri
con le vostre parole, azioni e fatti. 
 Da: La voce dello Spirito sta chiamando. Ronna Herman

martedì 23 agosto 2011

Il viandante del cielo

 Ha scelto di venire sulla Terra, 
il viandante del cielo,
piccolo frammento di universo. 
Ha scelto di venire sulla Terra 
per il caldo respiro
 del bisonte in inverno, 
per il canto dei fiumi, 
per la forza dell'Oceano, 
per la voce degli alberi nel vento d'estate, 
per il morbido pelo di un gatto, 
per il caldo abbraccio di un amico ritrovato.

Ha scelto di venire sulla terra 
per camminare tra la gente,
per portare qui la luce delle stelle. 
E' qui per amore, 
come tutti coloro che portano le stelle alla terra, 
che portano una carezza, 
uno sguardo, una parola, 
per seminare luce e gioia negli occhi e nei cuori,
piccole cose, piccole gocce.

Non è qui per mostrare il sapere 
perchè non ha sapere, 
nè per portare saggezza, 
perchè ognuno ha la sua 
e la può leggere nei tronchi degli alberi 
o negli occhi dei bambini.

La sua esistenza qui è solo un battito di ciglia,
ma in quel battito ci sono lacrime e sorrisi,
carezze e abbracci, 
vita e morte, amore e pace, 
perchè tutto è uno 
e il viandante è solo un lieve respiro del vento 
che ha scelto di accarezzare la pelle di Madre Terra. 
Fino a quando il vento spirerà altrove...

sabato 20 agosto 2011

Il guerriero


Giacchè nulla cambia dalla notte al giorno,
il guerriero fa un nuovo passo falso e ancora una volta sprofonda nell’abisso.
I fantasmi lo provocano, la solitudine lo tormenta.
Poiché adesso è più consapevole dei propri atti, non pensava
che ciò sarebbe accaduto di nuovo.
Ma è accaduto. Circondato dall’oscurità, egli comunica con il suo maestro.
"Maestro, sono caduto di nuovo nell’abisso", dice .

"Le acque sono profonde e scure".
"Ricordati di una cosa", risponde il maestro.
"Ciò che annega non è il tuffo, ma il fatto di rimanere sott’acqua".

(Paulo Coelho)

Quante volte siamo sprofondati e abbiamo rischiato di annegare?
A volte ce l'abbiamo fatta da soli, altre volte abbiamo chiesto aiuto e ci siamo aggrappati a una mano tesa in nostro soccorso.
A volte si cade ancora, è vero, ma abbiamo imparato a risalire subito, a tirarci all'asciutto e a non odiare quelle acque profonde e scure, ma ad accoglierle come parte del flusso della vita.
Dobbiamo solo ricordarci che sappiamo nuotare verso la luce e abbiamo la forza per farlo.

Il mare


Ci si deve liberare della speranza 
che il mare possa mai riposare. 
Dobbiamo imparare a navigare 
in venti forti.

venerdì 19 agosto 2011

L'amicizia, un fiore da coltivare e amare

Nei giorni scorsi, in seguito a molte partenze inaspettate, ho pensato spesso a come a volte riusciamo a impoverire la nostra vita.
Quanto tempo terrestre vissuto senza abbracci, senza guardarsi negli occhi, senza accarezzare il cuore, senza vivere quelle emozioni che siamo venuti a incontrare qui sulla Terra!!


A volte, per piccole e stupide ragioni, le persone si allontanano e sprecano tempo prezioso a supportare giudizi e incomprensioni o disparità di vedute. Si trincerano dietro silenzi, non comunicano più nulla.
E capita a persone intelligenti, anzi, soprattutto a quelle che usano tanto la testa, perchè quando si è nel cuore, queste cose non accadono. Queste persone lasciano un vuoto.
Parlo del tempo in cui siamo incarnati, in cui abbiamo scelto di entrare in un corpo anche per vivere il contatto lo sguardo, il respiro nostro e dell'altro.
Per imparare a vedere l'universo anche negli occhi dell'altro e capire quanto anche la materia sia intessuta di Spirito.

Il tempo infinito è altro, il tempo del silenzio e dell'espansione...

Quando si è davvero nel cuore si comprende che l'amicizia, quella vera, è un fiore che va coltivato con amore, al quale occorre donare, scambiare e condividere, altrimenti inaridisce e non riprende più. Eppure, a volte, si girano le spalle a qualcosa di veramente prezioso.


Siamo qui di passaggio, in un soffio ce ne andiamo verso altri luoghi meravigliosi, eppure.... tanto si perde, tanto si chiude fuori dalla porta, a tanto si rinuncia.
Ma il vuoto viene ricolmato dal fiume del tempo che porta altre persone altrettanto luminose, altri amici, sorelle e fratelli, che camminano fianco a fianco con la gioia di esserci.
E ognuno fa le sue scelte.


Quello che è importante e vero rimane, il resto... se lo porta via il vento.

lunedì 15 agosto 2011

Sri Aurobindo


Quando l'oscurità si farà più profonda soffocando il petto della terra
e la mente corporea dell'uomo sarà l'unica lampada accesa,
come quello d'un ladro nella notte sarà il passo felpato
di colui ch'entra non visto nella propria casa.
Una Voce parlerà, appena udibile, l'anima obbedirà,
un Potere s'introdurrà di soppiatto nella camera interiore della mente,
un incanto e una dolcezza apriranno le chiuse porte della vita
e la bellezza conquisterà la resistenza del mondo,
la Luce-di-Verità catturerà la Natura di sorpresa,
un'azione furtiva di Dio costringerà il cuore alla beatitudine
e la terra diventerà inaspettatamente divina.

Sri Aurobindo, Savitri

domenica 14 agosto 2011

Michael e Jason

Una piccola chiesa, dietro il castello di Caux, su una collinetta, mi ha chiamata appena l'ho vista.
Da qualche giorno mi sentivo un po' lontana dal mio mondo interiore, immersa nel rumore e nella folla del mondo "normale".


Ed eccomi lì, davanti a questa piccola chiesa a seguire un richiamo irresistibile.
Entriamo e subito siamo avvolti da un lieve canto, di voci cristalline, angeliche. 
Due ragazze al centro della piccola navata cantano un gospel, assolutamente indifferenti alla nostra intrusione.


Mi giro e dietro di me vedo una finestra con i vetri a piombo, con l'immagine dell'Arcangelo Gabriele. E cerco, subito, dall'altro lato il mio amato Michael.
La finestra gemella, eccola dall'altro lato dell'ingresso, ecco Michele.


Ma rimango senza fiato. Ho cercato per anni questa immagine, l'ho vista, piccola,
molte volte. E' il simbolo di Jason, messaggero di Michele, col quale ho lavorato.
Jason Leen, dolce cuore che con la voce come il tuono chiamava Micha el. Gabri el, Rapha el, Uri el... la sento ancora quella voce. Sento il suo abbraccio, quando, in mezzo al gruppo, mi ha raggiunta e mi ha detto... you are welcome, come se mi conoscesse da sempre...


Mi sono sempre chiesta dove avesse trovato quella rappresentazione di Michele, così diversa. Non combatte, niente demone da trafiggere, le ali gialle in basso, verdi al centro che sfumano verso il viola... la forza, il cuore, uniti allo spirito, la fiammella sulla fronte.


La Spada di fiamma tenuta con la mano destra ma con la mano sinistra a cprire l'elsa, la forza e l'amore ancora una volta uniti. La spada che illumina il cammino, al servizio del cuore.


E ora eccomi lì, a guardare a occhi sgranati quella piccola finestra, con una grande dolcezza nel cuore e quel delicato canto che si avvolge intorno a me.
So che Michele mi ha condotta lì e l'ho ringraziato profondamente. Avevo bisogno di incontrarlo, di sentirlo vicino.


Tornando a casa, cercando notizie della piccola chiesa, scopro che Jason se n'è andato il 28 maggio, nella sua casa in America, dopo una breve malattia.
E' tornato da Michele, è tornato a volare anche lui.
E questa immagine ora è con me, nel mio cuore, come il ricordo di Jason, come l'amore per Michael

venerdì 12 agosto 2011

E infine uscimmo a riveder le Stelle



"Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te."


Mi ha colpito questa frase. Mi ha fatto riflettere sul fatto che molti di noi, prima del risveglio, hanno passato anni ad adeguarsi alle richieste degli altri,
Non sono gli altri che fanno di te ciò che vogliono, sei tu che reciti una parte in accordo a come loro ti vorrebbero, fino a non riconoscerti più. Alla fine non te ne accorgi nemmeno più e pensi di essere te stesso.


Da bambini siamo stati condizionati e plasmati non solo dai genitori, ma dalla scuola, dalla chiesa e già lì iniziamo a cercare di accontentare, di piacere, di essere come gli altri ci vogliono.
Quanta fatica si fa poi, nel corso degli anni, per costruire qualcosa di effimero, un vestito che indossiamo per non restare soli, per paura di non essere accettati come siamo realmente. E poi passa il tempo e la consapevolezza del nostro vero io si affievolisce, arriva la confusione e poi la finta certezza... ecco io sono così e mi amano perchè sono così.
Piano piano, in modo impercettibile, tu scompari dietro quella facciata che hai creato.


Ma poi cominci a non stare bene, cominci a precipitare sempre più giù perchè l'anima sa, l'anima è, e non si può esprimere perchè quel vestito è diventato solido come roccia, una fortezza dentro cui la vera luce diventa debole.


L'anima non accetta di essere murata, di essere chiusa in una prigione. Ed ecco che un bel giorno inizi ad ascoltarla, inizi a cercare il modo. Arriva l'aiuto, gli strumenti e dai il primo colpo di piccone su quella dura roccia. Inizia il cammino, quasi sempre faticoso per ritrovare te stesso, per riconoscere la vera essenza che, nei tuoi occhi di bambina, si mostrava splendente.
E quando nella solida roccia riusciamo finalmente a fare un buco ecco che ritorniamo a vedere le stelle e non si torna più indietro perchè la meraviglia ci coglie. E, in un attimo splendente, sappiamo. Diveniamo consapevoli di essere fatti di stelle e la bellezza che vediamo è la stessa che abbiamo dentro e ci lascia senza fiato!

giovedì 4 agosto 2011

Ascoltando il respiro del Vento


Oggi ascoltavo il respiro di Waiki Waira, Fratello Vento.
Portava voci lontane, antiche alleanze, nuove canzoni.
Mi ha portato il silenzio dei Pirenei e il canto di Mama Cocha, la madre Oceano.
Il sibilo del Serpente tra i tronchi della foresta pietrificata, il frinire delle cicale nei viali di Shangai.


E c'era una flebile voce di bambina che cantava al bordo di un prato,
correndo col suo micio, una bambina con i codini e gli occhi di stella.
E e il profumo di torta di mele...


Mi sono fermata ad ascoltare il vento perchè sempre accarezza la pelle e sfiora il cuore di chi lo ascolta.
Mi ha portato il tuono lontano dei Wakinyan, che giocavano al temporale a chilometri di distanza
e lo sbattere d'ali di una rondine in cerca di riparo.
Mi ha portato la forte voce dell'Arcangelo, amata, potente e carezzevole.


E c'era il canto di una donna con gli occhi umidi davanti ai grandi bisonti, e il profumo dell' erba dei prati.
Mi ha portato il mormorio del torrente, accompagnato dal sonaglio e dalle risate di una Sorella che ha incontrato il suo Grande Orso.


Fratello Vento mi hai fatta sentire un Falco sugli spalti di Queribus, e sempre mi porti sulle tue ali a vedere luoghi lontani,
Mi regali profumi di umidi boschi e, ancora, mi porterai voci lontane, antiche alleanze e nuove canzoni.
Prendi con te il canto del mio cuore spargilo ovunque, come petali nella brezza di primavera.
Come i piccoli semi dei soffioni nelle folate d'estate.