Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

martedì 27 dicembre 2011

dedicato a TE...


Essere Splendente
Luce Radiosa Ancestrale
Protettore del Mondo
Volo infinito Su Dimensioni Di Luce
Raggio Blu che penetra nel buio più profondo
Fuoco vivo che arde il cuore
Aria che accarezza la pelle
Acqua Dell’Antica Sorgente
Roccia nel grembo della Terra Madre,
Spada Di Forza Divina
Tuono che Vibra nel vuoto
Eterno Amore


sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale a tutti... auguri di pace e fratellanza


PREGHIERA SIOUX

Nonno Grande Spirito, in ogni parte del mondo
i volti delle cose viventi sono simili.
Con tenerezza, esse sono uscite dalla terra.
Prenditi cura dei tuoi figli, affinché essi possano fronteggiare i venti
e percorrere la buona via verso il giorno della Quiete.
Nonno Grande Spirito,
colmaci di luce.
Dacci la forza per capire e gli occhi per vedere.
Insegnaci a camminare sulla soffice Terra come fratelli
di tutto ciò che vive. 

*
  Wakan Tanka Tunkashila pilamaya, Unci Maka pilamaya, wambli Gleska pilamaya. 
Shanti Mni Wachipi

domenica 11 dicembre 2011

Un viaggio tra cielo e mare 1 (completo)


Un viaggio tra cielo e mare.

Ottobre 2011

La voglia di oceano ogni tanto si fa sentire, soprattutto quando sono molto stanca e ho bisogno di ricaricarmi. Si fa sentire e mi porta là, sulle coste della Bretagna, dove il mio cuore sta bene, dove la magia mi prende e mi avvolge ad ogni respiro.
E così siamo ripartiti, facendo i dovuti sacrifici per trovare i soldi  e, come dice la parola, sacrum facere, i sacrifici hanno fatto di questo viaggio qualcosa di sacro.
Il volo tranquillo, atterraggio morbido, noleggio auto ed ecco Betsy ad aspettarci, una nera Clio che ci riserva il primo regalo: sul sedile troviamo questo.



Ci sorridiamo, ci sembra un ottimo segno. Prema fa un giro a guardare nelle altre auto e in tutte le altre la rivista è girata dall'altro lato Very Happy


La meta è Plohua, un paese sulle falesie, le più alte della Bretagna, più di cento metri a picco sull'oceano atlantico che in questa zona non sa ancora di Manica, è ancora aperto e selvaggio.

Dormiamo in un luogo delizioso che consiglio vivamente e stabiliamo la nostra base per visitare i punti che ci hanno chiamati. Appena arrivati lasciamo la valigia in camera e usciamo ad ammirare il giardino. Ecco un secondo dono, un arcobaleno ci sorride.



Il mattino dopo partiamo per un posto davvero unico, l'Ilot de Sait Michel, un piccolo isolotto roccioso su cui sorge una cappella dedicata all'Arcangelo. Lo avevo trovato "per caso" girellando in internet, ma c'è ancora qualcuno che crede al caso?

Difficile trovare il posto, giriamo un po' per il paese e ci avviamo verso Cap d'Erquy.... ci ritroviamo nella brughiera, battuta dal vento, col profumo dell'oceano che permea tutto, persino i sassi, l'erica, gli steli d'erba.


Camminando sui sentieri dei Doganieri, che percorrono tutta la costa, arriviamo a un punto che ci lascia senza fiato tanto è bello tutto ciò che si presenta ai nostri occhi.
Rocce che scendono ripide verso il mare, piccole spiagge racchiuse da abbracci di pietra, gioielli accarezzati dalle onde di mama Cocha, erica fiorita, e tanto blu, nel cielo, nel mare.


Arrivano nuvole scure, sembrano minacciose, il vento è forte ma non abbiamo freddo, come se le sensazioni spiacevoli fossero anestetizzate da quelle che portano meraviglia. Il mare cambia colore dal blu al verde cupo e poi ancora azzurro con chiazze turchese.
L'Oceano non ti lascia annoiare, ti sorprende sempre col suo carattere mutevole, il suo canto, il suo respiro, le creste bianche delle onde che si frangono contro gli scogli, l'infinito negli occhi.

Quanto tempo ho aspettato di trovarmi lì, ad assorbire quella forza, quella energia blu. Ayni, la reciprocità degli andini, lo scambio, eccolo sulla pelle e nel cuore... energia d'amore dal mio cuore, energia d'amore dal cuore di Mama Cocha.
Ci godiamo in silenzio quei momenti fuori dal tempo, perchè è così, lì non vedi le auto, le case, la confusione, lì ci sei solo tu e la bellezza della Madre Terra e di tutto ciò che vive in modo naturale. Unica traccia dell'uomo i sentieri ben tenuti.
Potrebbe essere in qualunque tempo, epoca, non hai riferimenti fino a che non passa un aereo, una barca e allora ti ricordi dove sei e torni a ricordare chi sei. Perchè in certi momenti dimentico la mia identità attuale e torno a essere il viandante fra le Stelle e i Mondi.
Allora, torno ad essere Shanti che racconta Very Happy

Usciti dalla brughiera chiediamo indicazioni e arriviamo alla spiaggetta davanti all'ilot di Saint Michel. Eccola lì la piccola isola, con la chapelle e Michele che guarda verso la terra!!! L'emozione mi prende, il solito groppo in gola che sento in sua presenza. So che è sempre con me ma quando mi ritrovi nei luoghi a lui consacrati la forza è più intensa.


Ci guardiamo intorno per cercare di capire come ci si arriva e troviamo il cartello dell'Istituto oceanografico che indica gli orari di passaggio in base alle maree.
Il piccolo isolotto roccioso sorge dal blu del mare di Erquy, sulla parte più alta c'è la piccola cappella, la Chapelle de Saint Michel, sulla cui sommità si erge la statua dell'Arcangelo, rivolta verso la terra.
Abbiamo atteso la bassa marea, mi piacerebbe dire pazientemente, ma in realtà abbiamo atteso con impazienza che il cammino si mostrasse.
Il cartello sulla spiaggia diceva che il passaggio sarebbe emerso alle 17 e 30. Ma non sapevamo in quale punto sarebbe apparso.
Chiedo a un uomo del luogo... dove si passa?... lui risponde che il coefficiente di marea è inadatto al passaggio, dice di evitare di andare sull'isolotto, perchè rischiamo di passarci la notte.
Abbiamo esitato, la marea scendeva molto lentamente e nuvoloni neri ci sovrastavano. Non conoscendo il luogo abbiamo avuto dei dubbi.
Ma c'era qualcosa di più forte che ci spingeva e niente avrebbe potuto fermarci, nemmeno il buon senso, anche a costo di tornare a nuoto nelle acque gelide di Mama Cocha.
Abbiamo visto spuntare un ciottolo alla volta, e, sasso dopo sasso ecco apparire i primi metri della Via.



Avevamo esitato, era una prova, non c'era nessun rischio, dovevamo solo usare la fede e dare retta al cuore.
Appena è diventato percorribile siamo entrati, con le scarpe a mollo perchè ancora non era affiorata tutto il passaggio, non potevamo rischiare di non arrivarci.


Il cammino è fatto di ciottoli e rocce molto grossi, difficilissimo camminarci, ho avuto male alle gambe per due giorni, ma niente mi avrebbe fermata. All'arrivo sull'isolotto ci sono grossi massi da scalare e non si vede più la cappelletta, nascosta dalle larghe rocce. Poi, mano a mano che si sale, la sua statua appare.




Quando siamo arrivati ai piedi della cappella sono arrivate lacrime di gioia e di gratitudine e di tante altre cose che sentivo dentro.


L'interno


fiori... blu, ai piedi della Chapelle


E' un luogo intenso che ha anche un grande messaggio simbolico. E' come se mostrasse la via per arrivare a Lui, o allo Spirito, una via che è sommersa nella nostra parte più profonda. La cerchi, la aspetti e finalmente la vedi. Difficile da percorrere, bisogna poi scalare la montagna per raggiungerlo, la fede e il coraggio sono indispensabili.


e Lui veglia....


Arrivati ai suoi piedi, il suo fuoco solare, la forza dell'oceano, della terra e del vento ti accolgono e ... lo sguardo tocca l'infinito.



E' tempo di tornare, prima che la marea risalga e copra il passaggio. Ci giriamo verso la terra e il cammino è lì, sotto il cielo plumbeo che, clemente ci ha concesso uno spettacolo magnifico.... senza pioggia.



Tornati sulla spiaggia ci avviamo verso Betsy. Mi guardo intorno, le grandi rocce sembrano grosse creature che escono dal mare,
compagne in un immobile cammino.





e, come ultimo regalo, un tramonto di fuoco chiude gli occhi del cielo su questa giornata perfetta.

Un viaggio tra cielo e mare 2


Secondo giorno - L'isola di Brehat





Quanti gioielli ci sono nella magica terra di Bretagna, come la piccola casa che richiama cielo e mare nei suoi colori. Se potessi andrei a vivere in una casa come questa, affacciata sulla bellezza.
Dopo la giornata a Erquy siamo piombati addormentati, stanchi morti. Un lettone confortevole in una stanza in stile marinaro ha smaltito la fatica fisica e avvolto in un manto stellato la gioia della giornata. Prima di dormire sono uscita nel silenzio a contemplare un cielo così limpido da mostrare nitidamente la via lattea. Stelle e pianeti brillavano e sembrava di poterli toccare allungando la mano. C'era una grande pace e un silenzio profondo, rotto ogni tanto dal rumore di zoccoli di PonPon, il pony bianco e nero nel prato vicino.

La mattina seguente ci dirigiamo verso un altro luogo michelico. Poco più di venti chilometri ci separano da Pointe de l'Arquest, punto di partenza delle barche che portano all'isola di Brehat.
Un'isola giardino, contornata da tante altre piccole isole che formano l'arcipelago. Costellata da giardini e case di grande semplicità e bellezza, percorribile solo a piedi o in bicicletta.
Il cielo è limpido e il mare è di un blu incredibile. Sulla sommità dell'isola, anche qui, una piccola chiesetta consacrata all'Arcangelo Michele. Eccola


Una lunga camminata e siamo ai piedi della collinetta, ma, come sempre questo nostro amato Arcangelo si piazza sempre in alto Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy e ci sono ancora gradini.....



Un po' di fatica per il mio cuore traballante ma alla fine siamo in cima. Prima ancora di arrivare su, un presentimento. la cappella è chiusa.
Vedo la faccia di Prema che è arrivato in cima, ovviamente, prima della vecchia ciabatta, e capisco che è così.
Non nascondo che ero dispiaciutissima, ma come, vengo fino a qui ed è chiuso. Giro intorno come un'oca cercando un'altra porta, cercando di vedere l'interno dalle finestre, arriviamo a cercare la chiave sotto lo zerbino... che non c'è .
Niente da fare. Mi siedo sulla panchina e guardo la bellezza che mi circonda, è magnifico e mi godo il paesaggio anche se ho un velo di delusione. Rifaccio il giro della chiesetta. So dov'è la statua di Michele ma non riesco a vederla perchè le finestre sono troppo alte e hanno i vetri colorati, salvo qualche spiraglio trasparente... Guardo giù nell'assurda speranza che arrivi un uomo del posto e apra la chiesetta per noi.
Ma è l'ora di pranzo e non compare nessuno.



Prema, dopo vari tentativi, riesce a fare una fotografia alla statua, appollaiandosi e contorcendosi Very Happy come un lucertolone, per amore cosa non si fa.... Eccolo qui Michele, con la sua spada di fiamma, come viene immaginato e rappresentato, anche se è molto più di questo,
è un'energia inimmaginabile dalla mente umana, che lo rende umano per sentirlo più vicino.
. Ho già messo la foto dell'interno della chiesa trovata sul web in un altro post, ma sono più felice di questa immagine offuscata,
attraverso uno dei pochi vetri trasparenti delle finestrelle,
perchè è stata fatta da noi, in un momento speciale, proprio lì.
Sento la presenza dell'energia michelica, dentro e intorno a me, so che dentro la cappella la vibrazione è sicuramente intensa,
ma tutto è così bello che la mia delusione lascia spazio a un grande senso di pace.




Dall'altro lato dell'isola il paesaggio è altrettanto splendido.



Faccio molta fatica a decidere di lasciare questo luogo, a ridiscendere la scala.
Sono come incollata lì, forse per la speranza che arrivi qualcuno ad aprire, forse semplicemente perchè è un angolo di paradiso.
Alzo gli occhi al piccolo campanile.
Un parafulmine è montato sulla piccola croce e insieme formano chiaramente... una spada che punta verso il cielo.
Alzo gli occhi verso il blu del cielo... Michael...sei lì. infinito più del cielo, al di là di qualsiasi forma ti sia stata data, sei uno con il tutto,
sei su questa isola, sei dentro di me...
Scendo le scale col cuore che canta.



Questa notte ho fatto un sogno molto vivo. Ero vicino alla chiesetta e guardavo il mare. E' arrivato un uomo di cui non ricordo l'aspetto e ha aperto la chiesetta per me. Sono entrata e mi sono seduta davanti alla statua....

Un viaggio tra cielo e mare 4

Il Monte di Michael

L'ultimo giorno prima della partenza è dedicato a Mont Saint Michel. Per la quinta volta i miei passi mi portano in questo luogo così sospeso tra cielo, terra e mare.
C'è sempre una grande emozione nel cuore quando si arriva lì, davanti a quella meraviglia. Si respira la bellezza e la forza di quella costruzione e l'energia michelica è ovunque.
Apriamo subito le tende della finestra della camera ed eccolo davanti a noi... il Monte di Michele




Pur sapendo che dopo pochi minuti saremo là continuo ad ammirare, pensando che potrò addormentarmi e svegliarmi guardando il Monte.
I soliti parcheggi strapieni. La marea non ha un coefficiente molto alto e possiamo parcheggiare abbastanza vicino. Nel 2007 abbiamo dovuto camminare per due chilometri perchè i parcheggi vicini sarebbero stati coperti dall'alta marea. Very Happy
Eccolo lì la statua, splendente che guarda verso di noi. E' solo una statua, come dico sempre Lui è ben altro, ma ogni immagine ha un significato, catalizza l'energia, la ancora in un punto preciso così che si possa percepirla ancora di più.







Un'altra giornata luminosa ci aspetta.
Entriamo nella cittadella e, come al solito è affollata da gruppi di persone, soprattutto giapponesi, intenti a fotografare ogni angolo, ogni pietra.
C'è un punto di questo luogo dove l'energia michelica è intensa e tocca il cuore. Più dell'abbazia, più della parte dalle vetrate altissime, ed è nella piccola chiesa all'inizio della salita. Per fortuna la maggior parte dei turisti nemmeno la vedono. Entriamo, tutto è quieto come sempre, ecco l'abbraccio, il calore dentro il cuore, fuori dal frastuono. La sua statua.




Guarda il Drago, gli dice.... fai il bravo, non lo infilza, lo sguardo un po' severo.
Ci sono tre vecchie sedie impagliate rivolte verso la statua, mentre i banchi della chiesa sono rivolti all'altare principale. Ci sediamo lì, a occhi chiusi, a "sentire". Non ho pensieri, solo percezione della Presenza. Un'onda di gratitudine mi sommerge.
Accendo le piccole candele che mi sono state chieste e ne aggiungo una per Città di Luce, perchè la sua luce brilli sempre nei nostri cuori. E una per il gruppo, La Compagnia dell'Arcangelo che da tanti anni cammina nella Luce di Michael e si ritrova nella sua stanza bianca.
E' ora di salire alla Merveille ma, questa volta, stranamente ne ho poca voglia.
Mi ritorna alla mante quando, anni fa, abbiamo potuto visitarla di notte, nel silenzio del nostro cuore, con la Sua imponente presenza che abbracciava tutto. Ci incamminiamo.... come sempre scalini eh eh eh... e un fiume di folla. Arrivare su è sempre un'esperienza particolare, per me una vera scalata, ma alla cima, la grande abbazia aspetta i visitatori, la maggior parte dei quali è intenta a fotografare, parlare, senza ricordare che è un luogo sacro, dove c'è una presenza da onorare.
Nella grande navata ecco la piccola statua lignea, la più antica.




Quis ut Deus, Chi come Dio, con la sua bilancia a simboleggiare l'equilibrio che la sua energia mantiene nel Sistema Solare e dentro di noi.
Qui l'atmosfera è molto diversa, più caotica, ma il contatto con la sua energia c'è, basta andare un po' oltre....

Dal grande terrazzo la vista è sempre bellissima. La marea è molto bassa, tante persone stanno passeggiando sulla spiaggia. L'isolotto di fronte al Monte è quasi all'asciutto. La marea sta per rimontare.



Mi incanta sempre!





Torniamo giù, le varie sale sono sempre belle, ma c'è qualcosa di particolare che spesso viene visto come un passaggio da una stanza all'altra. La Cappella della Maddalena, una piccola cappella con pochi banchi ci accoglie e subito ripensiamo a quando ci siamo scambiati le fedi nell'altro viaggio, a quando eravamo lì tutti insieme. Ci guardiamo e per un attimo tutto diventa silenzio, le persone scorrono alle nostre spalle, solo pochi si fermano e si siedono in silenzio come noi. Anche lì, è una piccola oasi, un cuore femminile e forte connesso alla frequenza di Michael. Le bellissime vetrate con le conchiglie e i graal sovrastano la semplice croce dell'altare.





Prima di uscire dall'abbazia passiamo sotto il calco di gesso della statua sulla guglia, imponente e con lo sguardo che ti segue...



Ma non possiamo andarcene senza rientrare nella chiesa della grande statua. Appena entriamo sentiamo che qualcosa è cambiato. C'è un canto di voci femminili in sottofondo e una vibrazione ancora più sottile e avvolgente. Ci guardiamo, Prema e io, commossi, uniti da qualcosa di grande che ci abbraccia e ci avvolge.
Mi siedo di nuovo sulla sedia davanti alla statua e parlo con Lui, gli racconto un po' di cose. Da destra arriva un pianto sommesso, una donna abbracciata al marito piange, pensiamo subito guardandoci... Michele ha toccato il cuore... e anche dai miei occhi scendono lacrime di commozione e di pace, la stessa pace che si percepisce in quel luogo.
Facciamo per uscire ma qualcosa ci riporta dentro. Ci inginocchiamo per rendere onore e usciamo.
Scendiamo alla spiaggia a goderci la marea che sta risalendo. Ci divertiamo come bambini, guardando l'onda spumosa che risale velocemente per toccarci i piedi e, come bambini, facciamo due passi indietro aspettando che il mare ci raggiunga di nuovo.
Il vento forte crea dei mulinelli di sabbia che ci riempiono i capelli e ci pizzicano il viso, il respiro del mare è lieve e madre Terra ci regala una grande armonia.
Siamo talmente presi che non ci accorgiamo che la marea ha circondato la spiaggetta tagliandoci fuori, per fortuna c'è un passaggio sopraelevato per i tontoloni che, presi dalla bellezza, si fanno intrappolare Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy


Una cena deliziosa a base di moule à la crème e poi in camera.
Dalla finestra lo spettacolo del monte illuminato è bellissimo.





La mattina dopo scostiamo le tende e un'alba meravigliosa tinge di rosa il giorno della partenza.





Grazie Michael, Grazie Pacha Mama di Bretagna, grazie MamaCocha e Taita Inti, nonno sole, che non ci hai mai fatto mancare la tua luminosa presenza e il tuo calore, grazie Padre Cielo per le notti stellate, grazie Vento del mare che ci hai accarezzati.
Terra, Acqua,Aria e Fuoco, Spirito della vita, grazie.
E grazie a voi per aver vissuto le emozioni con noi.


Un viaggio tra cielo e mare 3 è nella stessa sezione.