E' difficile esprimere a parole l'amore che sento per l'Oceano. La gratitudine gonfiava il mio cuore e a volte nasceva un canto, quasi sempre coperto dal suono delle onde. Cantavo Ameno degli Era con tutta la forza della mia anima, quella canzone antica che per molti di noi significa... Michele.
Come a cantare con lei, con mama Cocha.
Era il mio grazie, per quella bellezza, per la possibilità che mi è stata data di essere lì, per l'amore, per la vita, per l'amicizia, perché anche poter condividere le mie emozioni, con chi so che le vive con me, è qualcosa per cui ringraziare.
Spesso rimanevo in piedi, con la forza della Terra che saliva dentro di me e la potenza dell'Oceano che entrava nel mio plesso e nel mio cuore e mi sentivo Uno col tutto, come se non ci fossero più confini tra il mio corpo e l'immensità che mi circondava.
In una delle ultime passeggiate, sola sulla spiaggia deserta, forse il mio amore è stato ascoltato e il grande Blu ha voluto lasciarmi due regali. Fra i tanti ciottoli uno spiccava per forma e colore, un bellissimo cuore rosso. e poco lontano, a pochi passi, qualcosa di nero e luccicante, un piccolo albero di corallo nero che viene da caldi mari lontani e aveva fatto tanta strada sulle onde dell'oceano.
Ho raccolto con mani tremanti i due doni e li ho portati al cuore e le lacrime di commozione profonda scendevano. perché è come quando su Pandora Eywa ascolta Neytiri. Siamo connessi con la Natura, con la Terra, con il Cielo e le Acque, col fratello Vento e tutto ascolta, tutto parla con noi se il nostro cuore si apre e riconosce.
Anche ora mentre racconto si riaffacciano le lacrime, piccoli gioielli luccicanti in questa sera tiepida, col cielo stellato.
http://www.cittadiluce.net/viaggio-tra-rocce-terra-mare-t7592.html
Nessun commento:
Posta un commento