Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

domenica 22 aprile 2012

non smarrite il cuore


Amici miei, non smarrite il cuore. Noi siamo stati fatti per questi tempi. Ultimamente ho sentito che molti sono profondamente confusi, e con ragione. Sono preoccupati per le vicende del nostro mondo di oggi. Sono tempi, i nostri, di stupori quotidiani e di rabbia spesso giustificata per il degrado ultimo di ciò che maggiormente sta a cuore alle persone civili e idealiste.

Avete ragione nelle vostre valutazioni. Il prestigio e la presunzione alle quali alcuni si sono ispirati nell’approvare atti efferati contro bambini, vecchi, la gente semplice, i poveri, gli indifesi, i bisognosi, toglie il fiato. Nonostante ciò, vi sollecito, vi chiedo, vi domando per favore di non inaridire lo spirito piangendo questi tempi difficili. Soprattutto non perdete la speranza. Specialmente perché siamo stati fatti per questi tempi. Sì. Per anni abbiamo imparato, praticato, ci siamo allenati proprio in attesa d’incontrarci esattamente sul campo di questo impegno …

Sono cresciuta nella zona dei Grandi Laghi e so riconoscere una barca capace di tenere il mare quando ne vedo una. In quanto ad anime risvegliate, in acqua non ci sono mai state barche più capaci di quanto ce ne siano ora nel mondo. E sono tutte molto ben equipaggiate e capaci di inviarsi segnali l’un l’altra come mai nella storia dell’umanità …
Guardate oltre la paura, ci sono milioni di barche di anime virtuose con voi in acqua. Anche se la vostra superficie è sferzata da ogni onda in questa tempestosa agitazione, vi assicuro che le lunghe assi di legno che compongono il vostro scafo provengono da una foresta più grande. E’ risaputo che il legno ben venato tiene testa alle tempeste, resiste, regge e avanza nonostante tutto.

In ogni periodo buio c’è la tendenza a perdersi d’animo per quanto è sbagliato o non guarito nel mondo. Non focalizzatevi su questo. C’è anche la tendenza a indebolirsi indugiando su ciò che è fuori dalla propria portata, su ciò che non può ancora esserci.
Non focalizzatevi lì. Questo è mancare il vento e non alzare le vele. Noi siamo necessari, ecco tutto quello che possiamo sapere ora.
E anche se incontriamo resistenza, più sarà così più incontreremo grandi anime che ci saluteranno, ameranno e guideranno, e le riconosceremo quando  compariranno.               
                  
  Non avevate detto di credere? Non avevate detto di ascoltare una voce più grande? Non avevate chiesto la Grazia? Non vi ricordate che essere nella Grazia significa servire una voce più grande?
...
Il nostro compito non è quello di fermare il mondo intero tutto in una volta, ma quello di prodigarsi per migliorare la parte del mondo nel nostro raggio d’azione. Ogni piccola e pacifica cosa che un’anima può fare per aiutare un’altra anima, per assistere una parte di questo povero mondo sofferente, sarà d’immenso aiuto. Non ci è dato sapere quale sarà l’azione o chi farà in modo che la massa critica penda verso il bene durevole.
Ciò di cui c’è bisogno per un cambiamento sostanziale è una miriade di azioni, aggiungendo, aggiungendo ancora, aggiungendo di più, in continuazione.

Una delle azioni più rasserenanti e potenti che potete fare per intervenire in un mondo in tempesta è stare in piedi e mostrare la vostra anima.
Un’anima sul ponte nei momenti bui risplende come l’oro. La luce dell’anima lancia scintille, emette bagliori, fa segnali di fuoco, attizza ciò che è appropriato. Mostrare il faro dell’anima in tempi oscuri come questi – essere tenaci e mostrare compassione verso gli altri – sono entrambe azioni di immenso  ardimento e grandissima necessità. Le anime angosciate prendono luce dalle altre anime che sono completamente accese e che la mostrano spontaneamente. Se volete calmare il tumulto, questa è una delle cose più potenti che potete fare.

Ci sarà sempre un momento in cui vi sentirete scoraggiati. Io stessa ho provato lo scoraggiamento molte volte nella vita, ma non gli tengo il posto, non lo prendo in considerazione. Non gli permetto di mangiare nel mio piatto. Il motivo è questo: fin nelle ossa so una cosa, come la sapete voi. Ed è che non ci può essere disperazione quando ricordate il perché siete venuti sulla Terra, di chi siete al servizio e chi vi ha mandato qui. Le buone parole che diciamo e le buone azioni che facciamo non sono nostre: sono parole e azioni dell’Uno che ci ha portati qui. Con questo spirito, spero che scriverete questo sulla vostra parete: “Una grande nave ormeggiata nel porto è indubbiamente al sicuro. Ma non è per questo che le grandi navi sono state costruite”.
Che questo vi giunga con molto amore e con la preghiera di ricordare da chi voi venite e perché siete venuti su questa bellissima e necessaria Terra.

Clarissa Pinkola Estes

domenica 1 aprile 2012

una leggera brezza... la pace


La pace è una leggera brezza che può toccare il cuore e in un attimo trasformarlo. Toglie via le foglie secche che ricoprono la luce, si fa vento per staccare le incrostazioni di rancori e tristezza. La pace è il colore della primavera che riporta alla vita quello che in apparenza era morto.
E' un antico canto che ti parla di unione di cuori, che ti prende per mano e ti fa volare in alto sopra le piccolezze di alcuni pensieri, sulle distorsioni di alcune emozioni.
La pace è quella luce particolare che traspare dagli occhi di chi lascia tracce leggere, scomposte dal vento, di chi lascia lievi orme sulla sabbia cancellate dalla spuma dell'onda, di chi lascia una delicata carezza quando tocca il tuo cuore.

Vorrei regalare tutto questo a chi ha girato le spalle a un altro, a chi l'ha usato per avere lodi che nutrono la sua vanità, a chi scompare all'improvviso senza salutare, a chi cova rancori nascosti per immaginari torti subiti e a chi sta soffrendo per le scelte sbagliate. Vorrei regalare la pace a chi è arrabbiato, a chi sfrutta gli altri, a chi usa l'amicizia per poi rinnegarla, a chi sprofonda nei suoi drammi personali senza più curarsi di chi gli vuole bene, a chi si proclama fratello ma ha il cuore lontano mille miglia. Vorrei donarla a chi sta male e non ha più speranza, a chi davvero vive tragedie profonde, non sciocchezze rese gigantesche dal suo ego.

Ma non lo posso fare, sono solo una donna, una piccola parte di un grande Uno, e la pace nel cuore è un cammino personale. Ma posso ascoltare l'antico canto e aprirmi alla brezza leggera, posso farmi lieve così da accarezzare madre terra senza calpestarla, posso diventare spuma di mare e fondermi con le mie orme, così che di me non rimanga traccia se non la carezza nel cuore di chi mi sente. E posso spargere semi di pace e di luce che forse germoglieranno e faranno crescere un giardino colorato dove si odono le voci degli Angeli....