Sii umile perchè sei fatto di Terra, sii nobile perchè sei fatto di Stelle

sabato 25 febbraio 2012

La Saggezza


La saggezza non ha nulla a che fare 
con la conoscenza, proprio per nulla;
ha qualcosa a che fare con l'innocenza.
È necessaria una certa purezza del cuore,
è necessario un certo spazio dell'essere
perché la saggezza possa crescere.

(Osho)

giovedì 23 febbraio 2012

La piccola anima e il sole


C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma e’ meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.
“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illumino’ di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”
La Piccola Anima si senti’ tanto felice, perche’ aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormoro’, “e’ davvero fantastico!”
Ben presto pero’, sapere chi era non fu piu’ sufficiente.
Sentiva crescere dentro di se’ una certa agitazione,
perche’ voleva essere cio’ che era.
Torno’ quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi E’ in Realta’) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domando’: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”
E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Gia’?”
“Beh, una cosa e’ saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripete’ Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolo’ la Piccola Anima.
“Eh, gia’” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambio’ espressione.
“Pero’, pero’… C’e’ un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’e’ altro che Luce. Vedi io ho creato solo cio’ che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perche’ non c’e’ niente che tu non sia.”
“Ehh?” balbetto’ la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiego’ Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono cio’ che e’.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda e’ questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne e’ circondati ?”
“Ehi”, protesto’ la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho gia’ trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”
“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono cio’ che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzo’ Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”
“Ah, se e’ cosi’…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio prosegui’ spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa e’ una vera benedizione”, affermo’, “perche’, se cosi’ non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.
Non capiresti che cos’e’ il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’e’
Su se non ci fosse Giu’, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’e’ la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Percio’ – concluse – quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realta’, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”
“Intendi dire che non e’ sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchio’ Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, pero’, che
non significa .
Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che e’ buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”
“Davvero?” esclamo’ la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.
“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggeri’ Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali puo’ essere interpretato in vari modi.
Lo si e’ quando si e’ teneri, o quando si e’ gentili, o creativi.
E ancora, si e’ speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, 

e comportarsi da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.
“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”
“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annuncio’ la Piccola Anima
sprizzando felicita’ da tutti i pori.
E ho deciso che scegliero’ quella parte che viene chiamata
.
Non e’ forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicuro’ Dio. “E’ molto speciale.”
“Va bene, e’ proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”
“C’e’ una cosa pero’ che dovresti sapere.”
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’e’ ancora?” ribatte’ con un sospiro.
“Non c’e’ nessuno da perdonare”, disse Dio.
“Nessuno?” Era difficile credere a cio’ che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripete’ il Creatore. “Tutto cio’ che ho creato e’ perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”
Solo allora la Piccola Anima si rese conto 

che si era radunata una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perche’ si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non pote’ fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” torno’ alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertiro’!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”
La Piccola Anima capi’, in quel momento, 

che cosa di prova a essere tristi.
Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiutero’.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentira’ di dimostrare la tua indulgenza.”
“Ma perche’? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocita’
cosi’ grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocita’ del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”
“E’ semplice”, spiego’ l’Anima Amica, “perche’ ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le eta’ del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunita’
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Cio’ che Siamo in Realta’.”
“E quindi”, continuo’ a spiegare l’Anima Amica,
“io verro’ nella tua prossima vita e, questa volta, saro’ il .
Commettero’ nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.
“Ma che cosa farai”, domando’ la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.
Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovro’ diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi tocchera’ fingere di essere cio’ che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”
“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” grido’ la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riusciro’ a perdonare, riusciro’ a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei cosi’ disponibile ad accontentarmi!”
“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”
A quel punto la Piccola Anima senti’ ancora piu’ forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpiro’ e ti maltrattero’, nell’attimo in cui commettero’
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …” “Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realta’”, 

concluse l’Anima Amica gravemente.
“Oh, ma lo faro’!” esclamo’ la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricordero’ sempre cosi’ come sei qui, in questo momento!”
“Bene”, commento’ l’Anima Amica, “perche’, vedi, dopo che
avro’ finto con tanta fatica, avro’ dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”
“No, questo non accadra’!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricordero’! E ti ringraziero’ per avermi fatto questo dono:
l’opportunita’ di provare Chi Sono.”
Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima ando’ verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacita’ di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza -specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.
“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.

 Di Neale Donald Walsch

lunedì 20 febbraio 2012

La foglia e la stella

Io penso che una foglia d'erba
non sia affatto da meno
della quotidiana fatica delle stelle.
E la formica è altrettanto perfetta,
al pari di un granello di sabbia
o dell'uovo di uno scricciolo.
E la piccola rana è un'opera d'arte
simile alle più famose.
E il rovo rampicante potrebbe
formare gli spazi eterei.
E la giuntura più piccola della mia mano
a più perfetta macchina può deridere.
E la mucca che rumina
a capo chino, supera qualsiasi monumento.
E un topo è un miracolo tanto grande
da convincere sestilioni di scettici.

Walt Witman

domenica 19 febbraio 2012

Tutto è...

In questo gioco infinito della coscienza,
dove voi siete uno con ogni cosa e ognuno,
e Dio è il vero centro, niente è insignificante.
Tutto è permeato dalla Divinità.
Ogni filo d'erba e ogni particella di sabbia
è colma dell'energia divina.
Il risvegliato ha quindi un'attitudine di profonda riverenza
e umiltà verso tutta la creazione.

Amma

sabato 18 febbraio 2012

Scivola silente sul fiume

Non mi importa da dove vieni, perchè non faccio distinzioni.
Non mi importa se la pensi in modo diverso da me, perchè non faccio separazioni.
Non mi importa se mi consideri madre, sorella o nemica perchè non credo nei ruoli.
Non mi importa se mi vedi  umile o presuntuosa, saggia come allora o sbagliata, perchè non metto etichette.
Non mi importa se non perdi occasione per giudicare perchè preferisco ascoltare la voce di chi comunica con me con parole leggere che passano dal cuore.
Non mi importa se  leggi le mie parole per poi costruirci sopra le tue perchè per me la compassione è più importante.
Ma mi importa del Pensiero d'amore che tutto collega, quel Pensiero che va oltre la mente, così piena da non avere più spazio per contenere la verità.
La vita è un flusso costante di energia e niente è separato, la stella e il filo d'erba, la sciamana e la bambina, il mistico e il contadino, l'oceano e la rugiada, il drago e la libellula.
Il battito del cuore dell'universo e il battito del cuore della terra si fondono nel mio cuore di semplice donna, al ritmo di un antico canto che scivola silente sul fiume.
Mo'at

domenica 12 febbraio 2012

Il cuore è un bambino.

"Il male della maggior parte degli uomini che appartengono alla cultura della società industriale è un vuoto incolmabile che obbliga a cercare continui riempitivi. Ma questo vuoto nasce dalla mancanza di contatto con la propria essenza, la cui conseguenza è la perdita di senso, l’assenza di un’intima gioia e della partecipazione al magico flusso della Vita.
Il piacere non è più spontaneo e, per tentare di ottenerlo, bisogna aumentare gli stimoli sempre di più. La conseguenza di questo fenomeno è la necessità di forti sensazioni e il continuo cambiamento di stimoli.
Non si esce più da una siffatta spirale, a meno che non si recuperi un naturale contatto con la pulsazione vitale del corpo, che consente all’essenza di manifestarsi più spontaneamente. Anche la mente risente di questa pulsazione, essendo anch’essa parte del corpo.

Il guerriero, invece, non trova gioia perché possiede le cose e le cerca spasmodicamente; il suo modo di essere si esprime nel modo opposto a quello dell’uomo meccanico: egli trasferisce la propria gioia nelle cose. Non ha quindi necessità di riempirsi.
Dando alle esperienze la sua pienezza, diventa ricco ogni volta perché coglie sfumature e bellezze nascoste in cose semplicissime.
C’è un che d’infantile in lui, ma non di ingenuo.

Più la mente è contorta, più esclude la percezione diretta dei fenomeni della vita. Non è un caso che lo sguardo di un fanciullo sia più puro e sappia incantarsi di fronte a un piccolo insetto o ad una fiaba. Gli adulti, in conseguenza di uno sguardo divenuto distorto, finiscono col ricercare storie intricate, sofismi intellettuali e piaceri violenti.
Spesso il guerriero si annoia, stando con i “grandi”. I grandi sono coloro che “fanno gli adulti”: parlano di argomenti “impegnati”, “seri”, “dotti”. C’è solo erudizione mentale, dialettica sofisticata e lotta di potere intellettuale; niente umorismo, tuttalpiù sarcasmo. I “grandi” si annoiano anch’essi, ma difficilmente lo ammettono.

Il guerriero resta affascinato da cose piccole e si nutre di una passeggiata serena, di un film senza pretese, di una canzone. Prende il jet dell’osservazione e costruisce fantasie reali che hanno le radici nella vera percezione e nell’intuizione dei lati poco visibili. Va alle Seichelles nella sua stanza, va alle Maldive nella sua strada, va in Tibet nel suo silenzio."

Di Roberto Maria Sassone. http://www.nonsoloanima.tv/sassone/index.php?m=02&y=12. Grazie Roberto.


"C’è un che d’infantile in lui, ma non di ingenuo"....

Questa frase mi ha fatto riflettere. Spesso chi si comporta con semplicità, chi non si ammanta di erudizione e di discorsi o metafore tratte da libri pressoché sconosciuti ma "certamente" intrisi di saggezza profonda, 
viene classificato ingenuo.
Peggio ancora viene considerato uno che nasconde la testa sotto la sabbia, che non si impegna, che non capisce nulla dei veri problemi che affliggono l'umanità, insomma un sempliciotto o semplicistico.

Ed è triste vedere come spesso le persone che si sentono sempre su quel piccolo gradino che sta più in alto, usino le sottili allusioni, le citazioni, per camuffare il loro giudizio nei confronti di chi vive diversamente da loro. E allora ecco stralci di poesie e di libri, sottili metafore o immagini "colte" per mostrare quanto sei diverso da loro, quanto ciò che dici non ha spessore, soprattutto se hai disatteso le aspettative che avevano su di te. E capisci che le strade si sono divise perché proprio si è lontanissimi, non c'è sintonia e forse non c'è mai stata. E ti accorgi anche che non hai perso niente perché la complicazione non ti appartiene.

Si è uniti quando si è nel cuore, perché nel cuore tutto è semplice, il cuore è un bambino con echi della saggezza dell'anima antica e dello Spirito Divino che animano il suo battito.

sabato 11 febbraio 2012

C'è un luogo...


La finestra sul cielo interiore

C'è un luogo dove la pace della natura filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi. Dove i venti ci comunicano la loro forza, e gli affanni si staccano da noi come foglie. Non è difficile arrivarci: basta guardarsi dentro e avere un cuore pulito.

R. Battaglia

mercoledì 8 febbraio 2012

L'Arco IRIS

L'amore è una grande forza, potente e lieve, come una spada e una piuma, un condor e un colibrì e tutto è un grande disegno che si sta rivelando. E le lacrime scendono e i doni arrivano da quella terra lontana così vicina grazie all'unione dei cuori blu. Tutto sta arrivando e chi sente questo amore, questa onda che è arrivata oggi... semplicemente lo sa.

Quello che è accaduto oggi porta semi di risveglio e di ascensione. C'è una spada eterica che riluce in cima a quella montagna che il nostro guerriero blu ha scalato, dove ha trovato una porta d'oro. Qualcosa si è risvegliato lassù, per lui e per tanti altri che camminano in silenzio questa via fatta d'amore e di fierezza.

 Oggi la Città di Luce e la Città dell'Arcobaleno si sono unite in un attimo eterno e insieme, tra le sacre pietre di Machu Picchu abbiamo cantato...

Oh Wiraqocha,
guardiano dei sette raggi
mandami la tua luce
e attraverso i tuoi colori e poteri
permetti che il mio spirito sia inondato
con la magia della tua divina presenza
e la mia anima si elevi giunta al Sacro Condor.

Invoco ai messaggeri del cielo,
mandaci la tua pioggia,
lava i miei vestiti,
eliminando la polvere del profano,
e il mio veicolo, a partire da adesso
irradi solo la purezza dell'arco iris,
lasciando che i Sette Raggi fluiscano attraverso di me.
Sono un essere di luce
e la Pachamama è mia madre

venerdì 3 febbraio 2012

Sii fior di loto

La fioritura definitiva si verifica quando un uomo è aldilà delle definizioni.

Egli vive nel mondo , ma il mondo non vive in lui.

Si è trasformato in un fiore di loto.

Ora puoi essere ovunque, ora persino l'inferno è paradiso e l'oscurità è luce,

ora persino la morte è vita. Ora nulla potrà distoglierti.

La tua conquista è totale perfetta definitiva.

Sii - fior di loto!

da fiume silente

mercoledì 1 febbraio 2012

Antico proverbio